Storia di una guerra

Milano, 1 maggio 2018 (Panero Carlotta)

Oggi 1 maggio, io vivo a Milano e ho deciso di raccontarvi la guerra di successione del ducato di Mantova e del Monferrato che ha coinvolto anche la mia città, ad opera delle truppe dei lanzichenecchi dell’imperatore Ferdinando II.

Molti miei parenti, i quali abitavano a Mantova e nei dintorni, mi raccontarono che storicamente il conflitto iniziò con la morte di Vincenzo II Gonzaga, duca di Mantova. La sua successione venne contesa tra Carlo Gonzaga di Nevers, sostenuto dalla Francia, e Ferrante Gonzaga di Guastalla, sostenuto dalla Spagna. In seguito alla presa della Rocca delle Rochelle, il cardinale Richellieu aveva portato le truppe francesi in Italia causando il ritiro di quelle Spagnole di don Gonzalo. Nel settembre del 1629 un mio caro amico mi disse che le truppe tedesche entrarono velocemente in Valtellina, poi arrivarono a Mantova e il loro passaggio provocò saccheggi e devastazioni, oltre al terribile contagio della peste. La sua famiglia riuscì a sopravvivere alla devastazione, ma sfortunatamente tre dei suoi figli si ammalarono e dopo poco morirono. Quando mi raccontò il fatto mi si gelò il sangue e pensando che potrebbe essere accaduto alla mia famiglia mi preoccupai molto per noi. La conclusione del conflitto portò circa un milione di vittime, e nonostante la conquista di Mantova ad opera dei lanzichenecchi e l’occupazione della stessa per più di un anno, venne riconosciuto Carlo di Nervers come duca di Mantova grazie a un trattato di pace.

 

Milano, 2 maggio 2018 (Panero Carlotta)

Voglio ora entrare in merito alla Guerra dei Trent’anni, per spiegarne le ragioni.

La guerra iniziò con la morte senza eredi di Vincenzo II di Gonzaga. Da una parte il duca Gonzaga, sostenuto dalla Francia, dall’altra Ferrante Gonzaga, sostenuto dalla Spagna. In seguito entrarono in conflitto Carlo Emanuele I di Savoia e l’imperatore Ferdinando II d’Asburgo al fianco della Spagna, mentre Venezia e il papa Urbano VIII sostenevano la Francia. Le truppe spagnole presero d’assedio Casale e l’intervento delle truppe francesi causò la discesa in Lombardia delle truppe che portò la peste e saccheggi a Milano e Mantova. Pensavo che a Milano non sarebbero arrivate le truppe e la peste, ma sfortunatamente mi sbagliavo e portarono centinaia di morti.  Questo conflitto portò in diverse regioni la carestia del grano, dal momento che ai proprietari terrieri venivano imposte alte tasse per mantenere le truppe, e gli stessi lanzichenecchi saccheggiavano i già scarsi raccolti portando inoltre la pestilenza nella popolazione. I provvedimenti furono presi dal Cancelliere Ferrer che non riuscì a risolvere i problemi tra i fornai e la popolazione provocando diversi tumulti (tumulto di San Martino) e cittadini scontenti. In seguito il cardinale Richellieu portò le truppe francesi in Italia causando fortunatamente il ritiro delle truppe spagnole di don Gonzalo da Casale. Si ritirò quando le truppe dell’imperatore si accingevano a prendere d’assedio la città di Mantova. Nel settembre del 1629 i lanzichenecchi entrarono in Valtellina e si portarono fino a Mantova saccheggiando e devastando ovunque, le popolazioni locali si rifugiarono per lo più sui monti per scappare dal saccheggio. La guerra oltre ad essersi propagata a Milano e Mantova ha toccato anche i paesini vicino a Lecco, compresa anche la città di Don Abbondio. La conclusione del conflitto viene ricordata come la guerra che ha causato circa un milione di vittime. Il trattato di pace ha riconosciuto come duca legittimo Carlo di Nerves e altri trattati segreti hanno fatto seguito alla pace, incluso l’accordo al quale il duca di Savoia cedette la città di Pinerolo alla Francia. E’ giusto condannare tutte le guerre per futili motivi di potere che causano dolore e sofferenza alla povera gente e che tendono a magnificare le imprese dei sovrani e generali senza contare alle carestie e pestilenze che possono derivare dalla guerra.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *